Palazon: due allegri episodi

Nel primo episodio, un signore con difficoltà di pronuncia che abitava in località Dossi passando per Scanabecco, altra località della tenuta Spaletti, si accorse che sparse sul terreno, dopo la raccolta del  tabacco, c’erano ancora alcune belle foglie cadute, gialle e lucide come l’oro. Come un ladro furtivamente ha cominciato a raccoglierle. Il “castaldo”, il responsabile della zona, vedendolo lo interrogò: “Come mai con tutto il tabacco che hai nella tua zona vieni a prenderlo qui?”

Tutto rosso in viso per l’emozione, rispose: “Sapa olte sia cetonia” ovvero voleva dire “Chi lo sa non sia per caso del Macedonia”. Infatti l’azienda produceva due varietà di tabacco, il “Maoco”, di qualità scadente e dal sapore acre e pesante e il “Macedonia”, di ottima qualità.

Il secondo episodio è più “saporito”. Una delle operazione più delicate per la conservazione delle foglie era la loro cernita, fatta prevalentemente da donne.

Fra i pochi omeni ca ghiera par i laori più pesanti, a ghiera al solito sciupafemmine, “mi fago cusi, mi te faria colà”. Un bel dì, strache da sentir ste esaltazion, le cape reparto, donne nerborute, le ciapa la dicision de farghe la  pulistazion. Le lo ciapa de peso e lo buta sul taolon e  in tun battar d’ocio le gha calà le braghe al malcapita, mentre alcune le lo tegnea fermo, cle altre le sa messo a zugare con al “sacarin”che par al spavento al iera diventa invisibile. Tutte in coro le sa messo osare “E questo al siria al lancia fiamme, al spudafogo.”    

E zò ridare a scuarcia  gola. Solo al mascio, non solo al na ridest,ma a ghe scapa du leagremun

dala vergogna. Par tutto al tempo cle restà li con cle donne non solo al ne sa più vantà ma al ghe sempre sta alla larga.

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