Alla fine degli anni sessanta la produzione di grano si fece più abbondante, sia per le nuove concimazioni, sia per le nuove varietà. Se a questo aggiungiamo la mietitura meccanizzata comprendiamo il bisogno di nuovi magazzini. I vecchi silos obsoleti non bastavano più. E purtroppo si pensò di utilizzare il Salone D’Onore del “Palazzon”come magazzino.
In precedenza il frumento veniva essiccato sulle aie ma con la mietitrebbiatura questo non era più necessario. Il grano si poteva mietere maturo, essiccato sulla pianta. E per il trasporto del grano dalla campagna non si usavano più i sacchi portati a spalle e svuotati senza danni, ma con trattori e rimorchi agricoli. I rimorchi erano spinti con i trattori il più vicino possibile al “Palazon” e con le “sorbole” era aspirato e mandato a tutta forza all’interno del salone. I muri erano sottoposti a continue raffiche di “pallini” e la polvere completava il disastro infilandosi in tutte le fessure. Poi a completare il danno aggiungiamo era sparso l’antiparassitario che serviva per impedire le infestazioni di larve, comunemente chiamati “furin”. Infine con le ragnatele che si attaccavano alle pareti e pendevano dal soffitto, addio stucchi.