Saluto i miei amici bambini ancora angioletti, e per nove mesi ognuno nel grembo siamo restati stretti. Ho detto oggi nasco, e vado in una serra tutta fiorita, entro nel mondo, incomincia la vita. Il primo vagito in mezzo al trambusto e al rumore, non so se fosse di gioia o di dolore. Il primo volto che ho visto è stato quella della mammina Se ti ho fatto soffrire, scusami, ti saluto con la manina. Non meno importante è stato il viso secondo, è del babbo che ringrazio di avermi fatto venire al mondo. So che vi farò perdere qualche ora di sonno e la pazienza, consolatevi, perché sono un dono della provvidenza. Quattro i nonni che ho fatto contenti, oltre agli zii, amici e parenti. Nonna Luciana e nonna Angelina volano alto, questo va detto, non si stancano di lodarmi, sono il loro pargoletto. Altrettanto contenti sono i nonni Guido e Giovanni, si vede, anche loro non stanno nei panni. Scusate, ancora non mi sono presentato mi chiamo Giacomo e sono appena arrivato Così coccolato, forse vi procuro dei guai, spero però di non deludervi mai. Per il vostro affetto e amore, con tutto me stesso vi ringrazio di cuore. Non stupitevi se ragiono così appena nato, mi ha aiutato il nonno, che benevolmente è un po’ matto.
Giacomo
Lascia una risposta