Eri un uccellino dalle piume variopinte. Cinguettavi motivi melodiosi. I tuoi occhi erano del colore dei miei. Il tuo cuore era fratello del mio. Mi hai allevato e coccolato. I giorni passano. Ti sei trasferita in un altro nido. Eri entusiasta e felice. Hai dato la vita a tre pulcini. Uno con il tuo carattere, due più ribelli. Il tuo compagno si rivelò supponente. Tu quasi scienza colpa, hai dovuto espiare quelle degli altri. Il calvario crebbe. Le piume caddero. Ti lasciarono nuda. Hai smesso di cantare. Sei caduta in depressione. Non sei stata capita. Eri diventata un peso. Tu che per natura sei nata libera. Ti hanno chiusa in una gabbia prigione. Era primavera, era Pasqua. Ti hanno aperto la porticina. Ti sei affacciata, sei rimasta delusa ancora una volta. Hai preferito volare in cielo. Tu sei buona, non serbare rancore. Se hanno sbagliato Dio giudicherà. Io ti sento sempre cui con me, con noi, quelli che ti hanno amato.
Uccellino
Lascia una risposta