Sonetto alla puntualità

E’ sicuro che la puntualità,
ogni uomo quando nasce nel sangue già ce l’ha.
A chi manca, già da bambino se osservi attentamente,
arrivare in ritardo non le importa niente.
Poco male, senti commentare,
crescendo in orario imparerà ad arrivare.
Passano gli anni, ma il testardo,
continuerà ad arrivare sempre in ritardo.
Non si accorge che è un brutto modo di fare,
e sempre da chi lo aspetta si fa rimproverare.
Non c’è niente da fare,non vuole imparare la lezione,
e non si accorge che è segno di poca educazione.
Non sa come è tranquillo chi per tempo è arrivato,
al contrario di lui che arriva sempre trafelato.
Se poi arrivi in ritardo ad una conferenza,
oltre a non capire il discorso, agli altri fai perdere la pazienza.
Se lo scopo è quello di essere notato,
ti sbagli: sarai solo criticato.
A tutti  almeno una volta è successo ritardare,
ma scusandosi si è sentito perdonare.
Al contrario del ritardatario incallito,
che quando arriva è segato a dito.
Stai attento a non perdere la partita,
ed arrivare in ritardo all’appuntamento con la vita.

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