La gioia aspettando il Natale

In questi giorni, quanti non segni ti arrivano anche se sei distratto,
per dirti che il Natale è arrivato.
Ti arrivano dalla TV, spot di ogni tipo,
spesso tanto volgari da far schifo.
Per fortuna a questo punto siamo presi da ricordi passati, ma tanto belli,
quando bastava poco come regalo: una sciarpa, un berretto che ci sembravano gioielli.
Ma quello che rimpiango è la gioia e l’allegria,
che avvertivo attorno camminando per la via.
Si andava a vistare i presepi allestiti con amore
all’ospedale o a casa di riposo delle suore.
Che gioia, che festa, tutto era più bello,
la Madonna, San Giuseppe e il bambinello.
Anche la natura si adeguava,
spesso per Natale e Capodanno nevicava.
Anche gli alberi spogli si vestivano a festa e non era cosa rara,
vedere ‘piroli’ di ghiaccio e coperti di ‘sizara’.
Non si sentiva il freddo né il rigore,
perché si aveva caldo il cuore.
Gesù bambino non abbandonarci per carità,
vieni ancora una volta per gli uomini di buona volontà.

Trecenta, 2001

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