I tre amici, una fiaba

C’era una volta: così cominciano tutte le favole. Ma la nostra no! In un posto imprecisato di questo mondo vivono due bellissimi bambini. Lei è bionda e un po’ cicciotella, con i capelli lunghi sembra una fatina. Lui è più piccolo ed, essendo fratellini, è biondo anche lui, ma i suoi sono ricci.
Come tutti i bambini, sono vivaci, curiosi ed intelligenti. Lei si chiama Michelle e si arrabbia con un suo vicino di casa, smemorato, che la chiama “Scelli” confondendo i due nomi.
Siete proprio curiosi! Volete sapere anche il nome di lui: si chiama Thomas. Come compagna di giochi hanno una cagnolina cicciotella anche lei, che risponde al nome di Lilly. Vederli è uno spasso, quando poi li senti cinguettare sembrano tanti uccellini che si affacciano al nido in attesa di spiccare il volo.
Il mattino che si sono recati per la prima volta all’asilo, erano allegri ed entusiasti. Gli avevano detto che avrebbero trovato tanti nuovi amici e l’amicizia, per i bambini è una cosa sacra. Tutto andava per il meglio fin quando un giorno tornarono a casa avviliti e sconsolati, perché un loro compagno li aveva chiamati “nomadi”. Mi ero dimenticato di dire che i due  bambini sono figli di due squisite persone d’origine nomade e le persone poco sensibili vedono la cosa come una colpa non pensando che siamo tutti figli di Dio.
Accertato che il mondo è cattivo, i due bambini chiesero una magia e  assieme alla loro amichetta furono accontentati. Salirono sopra una nuvoletta creata apposta per loro ed incominciarono a volare per il cielo. Non potete immaginare quante cose belle incominciarono a vedere: incontrarono angioletti, stelline, astri, ma anche bambini abbandonati dalle loro madri, gattini e cagnolini lasciati per strada dai loro padroni (di questo soffriva anche Lilly, ricordando di essere stata anch’essa abbandonata, ma per fortuna è stata raccolta ed amorevolmente adottata da quattro mani amiche).
Stupefatti nel vedere tutto ciò, i tre amici spaziali si domandavano quale fosse la causa di tale assemblea. Dopo uno scossone ed una virata, la nuvoletta si trovava dinanzi ad una nuvola più grande, di colore azzurro/rosato. Non credono ai loro occhi: seduto al centro, c’è un bambino diverso dagli altri per bellezza e fascino, attorniato da altri bambini neri, gialli, bianchi ed anche di pelle rossa, solo di uno di questi bambini si conosce il nome “Giacomo” l’amico della Lilly e delle “coche”, tutti con i loro cagnolini, gattini, coniglietti, leoncini e piccoli canguri. Sì, perché questi bambini arrivano da tutto il mondo.
Incuriositi, i due bambini volevano sapere chi fosse questo bambino così strano. Lui rispose: “Io sono Gesù Bambino e questi che vedete sono i miei amici, che sulla terra sono stati trattati male come voi. Ora non piangete più, perché la gente dalle vostre parti non è cattiva, ma solo ignorante. Ritornate a casa dai vostri genitori, non ascoltate più le parole cattive che vi dicono. E quando siete tristi, pensate che in cielo c’è un bambino che vi vuole bene”.
Tornati a casa, i tre amici scesero dalla loro nuvoletta e raccontarono a tutti, la loro bella avventura.


Trecenta, 2001

pubblicato  su EXPERIENTIA  del  2003

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