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Cosa strana

In questi giorni è successa una cosa strana,
ho pensato: “Sarà un dono della Befana”.
A Natale e Fine Anno ci sentiamo più buoni,
ed è usanza scambiarci i doni.
Anche i politici, a dire il vero, si fanno onore,
mandano gli auguri al proprio elettore.
Però il tizio che li riceve rimane sconcertato,
e dichiara: “Io per lui non ho votato”.
E’ vero, quando lo incontravo per la via,
lo salutavo con cortesia.
Forse questo è servito come abbaglio,
però, pensare che ho votato per lui, è stato uno sbaglio.
La morale della favola è evidente,
chi veramente lo ha votato, non riceve niente.
Al contrario di chi con un sorriso lo ha imbrogliato,
e per la sua astuzia è stato gratificato.
Il consiglio che si può dare è uno solo,
caro politico risparmia il francobollo.

P. S. Ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale.

Le arance della salute

Sgombriamo subito il campo a riguardo di questo giudizio,
e non pensiamo se chi segnala questo, lo faccia per vizio.
Sono un autentico sostenitore,
ed ammiro gli organizzatori, perché si fanno onore.
I fondi che i governi mettono a disposizione della ricerca,
a dir poco sono una cosa carnevalesca.
Ben venga allora l’iniziativa volontaria e gratuita,
ma mi domando l’onestà dov’è finita.
Invece di mettere a disposizione le arance della salute,
si trovano a manipolare delle cose marce e brutte.
Ho visto le responsabili avvilite, questa è la verità,
e mi hanno detto: “Perderemo tutta la nostra credibilità.
Per pochi disonesti e senza testa,
roviniamo il lavoro di gente onesta”.
Io dico: “Volontario non devi mollare,
sono i furfanti che si devono vergognare”.
Chi ha il compito di indagare, faccia presto,
e smascheri il malandrino disonesto.
Un appello è d’obbligo per chi si è sentito ingannato,
non smettere di fare del bene che alla fine sarà gratificato.
Con l’aiuto di tutti, la ricerca ha fatto passi da gigante,
non fermiamoci, andiamo avanti, questo è l’importante.
Chi con questi imbrogli danneggia l’ammalato,
da Dio sarà per sempre condannato.

11 settembre, un anno dopo

Da molti giorni è un'ossessione,
sui giornali, radio e televisione.
Si parla, un anno fa è successo un fatto tremendo,
non riconoscerlo sarebbe un fatto orrendo.
Migliaia d’innocenti hanno perso la vita,
e tutti ci siamo accorti che un'era è finita.
Quello che non capisco è il Presidente U.S.A. oggi lo vedi in preghiera
e domani alle Nazioni Unite va a parlare di guerra.
Vuol fare guerra ad un dittatore disumano
e non ricorda che i suoi predecessori le hanno dato una mano.
Dicevano possiede l'oro nero, il  petrolio,
è meglio tenercelo amico e qui è nato l'imbroglio.
Ben presto si è rivelato inaffidabile,
per fermarlo e decretare l'embargo è stato inevitabile.
Dell'embargo se ne fa un baffo, non lo sfiora nemmeno,
e il peso del dolore lo sopporta il popolo iracheno.
Donne, vecchi e bambini senza pane e medicine,
e i gerarchi hanno invece ville, parchi e piscine.
Di pace e disuguaglianza se ne parla all'infinito,
però quello che conta è sempre il profitto.
Per il Buon Dio non fa granché differenza,
se le vittime sono di un piccolo paese o di una grande potenza.
Da questi fatti, impariamo la lezione,
invece del portafogli  facciamo funzionare la ragione.
La guerra è un flagello ne abbiamo le tracce,
e con tutte le nostre forze cerchiamo la pace.  
preghiamo Maria e suo figlio Gesù,
e speriamo che di queste tragedie non ne succedano più