Nato a Castelnovo Bariano l’8 aprile 1915, fu ordinato sacerdote dal Vescovo Guido Maria Mazzocco a Rovigo, nella chiesa del Seminario, il 16 giugno 1940. Dopo venti giorni fu nominato vicario cooperatore a Trecenta, era il 6 luglio 1940, e vi rimase fino al 26 settembre 1947.
Dopo tre anni passati a Gavello come cappellano, approdò a San Bellino, prima come vicario sostituto e poi come Arciprete il 29 ottobre 1951.
(Si tenga presente che in questo paese si trovano le spoglie di S.Bellino Patrono della Diocesi ). Forse è stato scelto perché le erano state riconosciute capacità notevoli, dotato di un carisma particolare, ben presto si fece apprezzare dai parrocchiani e da quanti lo conobbero.
Queste sue doti gli valsero la nomina a Canonico onorario della Cattedrale “Durante Numere”. Per 39 anni guidò con amore questa comunità fino il 1990.
A seguito della rottura al femore, fu accolto nella Casa S.Antonio di Trecenta, dove morì il 22 luglio 2000. Lo ricordo come un caro amico, fu il mio cappellano, ogni volta che mi recavo a salutarlo ne traevo un enorme beneficio, l’incontro terminava sempre con la sua benedizione.
Spesso nelle nostre conversazioni era ricordato mio nonno Teodoro.
Mi raccontava che quando era cappellano a Trecenta, erano legati da una buona amicizia e capivo quello che più gli era rimasto impresso di mio nonno, era il suo buonumore. Si divertiva raccontarmi che in una loro conversazione uscì con questa cavatina: “Quando vado in cantina e al mio tocco la botte canta, a me viene da piangere…. Perché? Perché vuol dire che è vuota”! Questo era il mio e vostro amico Trecentani: Don Filippo.
Ora è sepolto nel cimitero di San Bellino.
pubblicato su LA VOCE DI S. GIORGIO, settimanale parrocchiale di TRECENTA